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Etruschi e Romani
"Qui
rise l'etrusco, un giorno, coricato, cogli occhi a fior di terra, guardando la
marina.."
Passare nella Tuscia, la odierna provincia di Viterbo, trascurando le
vestigia lasciate dalle civiltà etrusca e romana sarebbe impossibile,
infatti la Tuscia è la terra degli etruschi per eccellenza , come il nome
stesso indica.
I Romani infatti, chiamavano gli etruschi "Tusci", da cui il
termine "Tuscia", indicante il territorio popolato dagli
etruschi. Anche la Romanizzazione di questa regione ha lasciato bellissime
tracce, tra cui stupendi teatri ed anfiteatri, come quelli di Ferento e di
Sutri (il primo è utilizzato ancora oggi per rappresentazioni varie, data
l'ottima acustica), e numerose vie consolari (Cassia, Aurelia, Clodia,
Flaminia, e Amerina), i cui tratti sono ancora visibili nella campagna
viterbese. Tuttavia, il fascino ancora selvaggio e misterioso della Tuscia
emerge con potenza nelle vestigia della civiltà etrusca.
Estremamente suggestive le necropoli rupestri scavate nel tufo (la
più importante è Norchia, ma interessanti anche Castel d'Asso, Barbarano
Romano e Tuscania). Le necropoli offrono spazio per piacevoli escursioni a
piedi, alla scoperta di sepolcri nascosti dalla vegetazione. Ma
spingendosi in direzione della costa del mar tirreno, è possibile
incontrare testimonianze ancora più straordinarie della civiltà etrusca.
I grandi centri costieri di Vulci e Tarquinia, infatti rappresentano due
veri e propri capisaldi della potenza etrusca sul mare, ed è da questi
antichi centri che provengono i ritrovamenti più importanti.
Quest'ultima, oltre ad ospitare il più grande ed importante museo
etrusco, deve la sua notorietà alle migliaia di tombe ritrovate di cui
una parte con pitture parietali.
Fonte
immagini APT Viterbo
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